l "popoli delle steppe", ovvero i gruppi nomadi che basavano la propria attività economica sull''uso del cavallo, rappresentano una presenza costante nella storia dell''Europa e dell''Eurasia.
Diffusi su immensi territori, Cimmeri, Messageti, Sciti, Sarmati, Taifali, Unni, Alani continuano tuttora ad affascinare, e molti gruppi umani contemporanei si considerano loro discendenti. Oltre le origini e la formazione del nomadismo equestre eurasiatico, questo volume illustra i rapporti di interazione tra nomadi e sedentari che furono in parte causa della caduta dell''Impero romano, nell''arco di tempo che va dal periodo più antico fino alla morte di Attila.
Giuseppe Cossuto è islamista e turcologo: si occupa da anni della questione dell’identità storica dei Turchi e dei Tatari nell’Europa orientale, delle minoranze musulmane dei Balcani e della storia dei popoli delle steppe.
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