Colloredo - Giarabub 1941
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Colloredo - Giarabub 1941

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“Il nemico ha nuovamente attaccato in forze Giarabub, intimando la resa. Il nostro presidio ha risposto col fuoco delle sue artiglierie”. (Bollettino di guerra n. 270. 4 marzo 1941)

“L’episodio di Giarabub (allego un dettagliato rapporto sul fatto e sulla figura del Maggiore Castagna, di cui il Ministero della Propaganda potrebbe servirsi benissimo) rivela le doti di coraggio degli italiani”. Erwin Rommel, 2 marzo 1941.

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La sconfitta subita in Egitto e Cirenaica dall’esercito del Maresciallo Rodolfo Graziani, culminata nell’annientamento della 10a Armata nel febbraio del 1941, costituisce la più grave disfatta dell’esercito italiano nel corso della propria storia, peggiore anche di quella avvenuta il 24 ottobre 1917 e passata alla storia con il nome di battaglia di Caporetto. Ma, come dopo Caporetto, non mancarono durante la ritirata episodi eroici, come a Pozzuolo del Friuli, così anche in Cirenaica si ebbe un episodio che in tanto sfacelo salvò l’onore del soldato italiano: la difesa di Giarabub.
Nel presidio di Giarabub, un oasi isolata nel deserto libico, a dispetto della totale mancanza di rifornimenti e rinforzi, una guarnigione di 1350 nazionali, appoggiati solo per pochi mesi da ottocento sahariani libici, guidati da un comandante di grande carisma, in grado di motivare i propri uomini, riuscì a resistere per quattro mesi a truppe scelte come quelle australiane ed unità di elite del Long Range Desert Group, respingendo gli appelli alla resa e combattendo sino all’esaurimento delle munizioni. Un episodio marginale nel quadro della guerra in Africa Settentrionale, certo, ma degno di essere ancora oggi ricordato e tratto dall’oblio in cui la riscrittura della storia politically correct lo ha ingiustamente relegato dopo la disfatta del 1943 e del 1945.  Un capitolo è dedicato alla leggenda di Giarabub nella propaganda di guerra, attraverso la celeberrima canzone ( Colonnello non voglio pane…), il cinema, la stampa.
Il lavoro, scritto nell’ottantesimo anniversario della battaglia, è completato da un ampio corredo fotografico, spesso inedito, sia del tempo di guerra, di provenienza italiana e australiana, sia di Giarabub come si presenta oggi. In appendice è riportata integralmente la versione australiana della battaglia per Giarabub, tratta dalla storia ufficiale australiana della Seconda Guerra Mondiale.

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