Jesse Owens. L’uomo che sconfisse Hitler
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Pochi uomini al mondo sono riusciti a scrivere il proprio nome nella storia come James Cleveland Owens fece nei primi giorni dell’agosto del 1936, a Berlino.
Nelle Olimpiadi che dovevano esaltare la supremazia della Germania nazista e ariana, Jesse Owens – figlio di poveri mezzadri dell’Alabama e discendente di generazioni di schiavi – riuscì a vincere quattro medaglie d’oro, umiliando Adolf Hitler e stabilendo un record che sarebbe rimasto imbattuto per cinquant’anni.
Fu in quell’estate che l’uomo divenne leggenda: Jesse Owens, il “lampo d’ebano”, diventò per tutti l’uomo che sconfisse Hitler.
Ma in questa sua «autobiografia spirituale» – pubblicata per la prima volta in italiano – c’è ben più di una rassegna di vittorie e sconfitte sportive: l’infanzia poverissima in Alabama, l’inarrestabile ascesa nell’olimpo dell’atletica, l’incredibile rapporto di amicizia con il rivale tedesco Luz Long, le umiliazioni e le difficoltà dopo il trionfo in un’America segnata dalla segregazione razziale, la lotta per trovare la fede in Dio.
L’uomo che sconfisse Hitler porta per la prima volta in Italia l’autobiografia di un uomo divenuto simbolo immortale di libertà e coraggio.