

Adottiamo solo i migliori sistemi di pagamento.
Solitamente spedito in 24h (dal lunedì al venerdì)
Nei termini di legge, potrai effettuare il reso nelle modalità che preferisci
La straordinaria sensibilità dell’autore nasce dal suo cuore sano e forte, passa attraverso il corpo ferito e fragile e prende forma attraverso una protesi in plastica, legata al braccio, con la quale pigia tasti e riempie pagine di amore vero, per la vita e per il Toro.
In un contesto storico che inizia durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, un giovane fotografo torinese si trova a essere involontario testimone di un avvenimento inspiegabile. Il fatto segnerà la sua vita, affiancandola alle gesta di una squadra di calcio. È quel Grande Torino che, nel primo dopoguerra, rappresentava la rinascita dell'intera Nazione. L'azione si sviluppa rapidamente tra ricordi di famiglia, giovani passioni e vivaci diapositive d'agonismo sportivo, restituendo un'immagine di un Piemonte semplice e laborioso, ormai superato dai tempi. Le suggestioni trainanti sono molteplici e incastrate tra loro: la velata malinconia, consapevolezza del tempo che trascorre inesorabile è dominata dall'inquietante mistero dell'angelo, l'indefinito protagonista e metafora dei mille volti del destino, mentre il sogno s'intreccia con la realtà e ogni particolare diventa primo attore nel descrivere luoghi, volti e momenti. Il romanzo miscela angeli e passione sportiva, richiama paesi di provincia, amori, aeroplani, escogitando ipotizzabili, improbabili eventi. Svelto si avviluppa senza soste e mentre il protagonista narra, si avvicina all'epilogo, tanto scontato, quanto improvviso e toccante, regalando al lettore un romanzo bellissimo di quelli che davvero restano dentro, addosso.
Scheda tecnica