Paolo Ferrero - Chiedi chi erano Law e Baker
Adottiamo solo i migliori sistemi di pagamento.
Solitamente spedito in 24h (dal lunedì al venerdì)
Nei termini di legge, potrai effettuare il reso nelle modalità che preferisci
Denis Law e Joe Baker giunsero a Torino nell’estate del 1961, in concomitanza con le celebrazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia. Il primo era scozzese, il secondo inglese. Erano calciatori di classe e forza. I primi mesi nella squadra granata furono fantastici, segnavano e davano spettacolo. Ma erano giovani ed esuberanti. Amavano la bella vita e i night e spesso trasgredivano le rigide regole imposte ai calciatori. Un mondo diverso rispetto a quello in cui erano abituati a vivere. La definizione più azzeccata la scrisse Vladimiro Caminiti: “Concepivano la professione come lavoro domenicale e spasso settimanale”. Una sera, a pochi giorni da una partita di campionato, uscirono alle quattro del mattino da un tabarin. Con loro c’era anche il fratello di Law. Salirono sulla Giulietta Sprint di Baker. Erano un po’ brilli. Il monumento dedicato a Garibaldi lungo un corso cittadino fermò la corsa dell’auto e anche la corsa del Torino verso lo scudetto. Uscirono dall’incidente praticamente illesi, ma travolti dalle critiche. Esattamente un anno dopo il loro arrivo lasciarono l’Italia per sempre e ritornarono sul suolo britannico. Addio sogni di gloria granata.
Il Toro e gli anni Sessanta con il boom economico, la guerra fredda e la conquista spaziale. Musica e miti. Quello inglese soprattutto, non solo calcistico; proprio in quel periodo faceva la comparsa sulla scena musicale una band di Liverpool che avrebbe sconvolto il mondo del rock. Si chiamava “The Beatles”.