Niccolò Mello - Salvate il soldato pallone
Calcio e seconda guerra mondiale
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Questa è la storia di tante storie, un libro di guerre, guerre vere, e di paci, paci fragili. Un libro «realista»: spoglia le metafore delle loro paillettes per riconsegnare le parole al significato originale. «Massima punizione» non diventa semplicemente un tiro dagli undici metri, tanto per rendere il concetto, ma rimane la punizione massima, senza virgolette.
È un libro che ricostruisce e restituisce pezzi di esistenze e di uomini, senza nulla togliere ai rimbalzi di quello sport che, inventato dagli inglesi, continua a stregarci, a sfigurarci, detonatore anch’esso di battaglie cruente e non, scandite da ritmi e moventi pericolosamente religiosi. Niccolò Mello è un archeologo dei sentimenti, delle notizie, degli scaffali. Recupera, seleziona, mette ordine là dove i dati possono confondere. Non teme la polvere e non cerca la frase a effetto: non ne ha bisogno. Cerca l’effetto della normalità, docile o cinica che sia. «Salvate il soldato pallone» aiuta a distinguere, a tenere sveglio il ricordo, che poi è conoscenza, cultura, libertà. Mai voltarsi dall’altra parte. Mai. I mostri non aspettano altro.
“Salvate il soldato pallone” è il racconto di 11 coppie di calciatori che sono stati coinvolti nel dramma della Seconda Guerra Mondiale. Ognuna delle coppie è formata da calciatori che sono stati amici o compagni di squadra.
Il libro racconta sia le loro imprese sportive che il loro legame con le vicende belliche.
Alcuni di questi calciatori sono stati perseguitati e sono morti, molto spesso in un lager, altri hanno combattuto al fronte, altri ancora si sono dati alla fuga, uno addirittura si è trasformato in un efferato criminale al soldo dei nazisti.
Un libro che dunque rievoca i 70 anni della fine della Seconda Guerra Mondiale attraverso storie calcistiche meno note e spesso dimenticate.